L’ACQUA

L’ACQUA  DEL  PATRIZIATO  PER  IL  COMUNE

Questo piano è un vecchio ed interessante documento di fine ‘800 che indica le sorgenti e le condotte di adduzione dell’acqua nel comune di Airolo..
Proviene dalle FFS e grazie ai buoni uffici del Vice/Sindaco Sergio Beffa,”Nai”, Presidente delle Aziende nonché Capolinea FFS sino al marzo 2015, siamo riusciti ad averne una fotocopia da inserire nel nostro sito.
Reca la data del 22 settembre 1913 probabilmente non esatta dato che vi sono chiari indizi che il tutto possa essere ricondotto ai tempi della Gotthardbahn.
Difatti nella frazione di San Carlo ci sono ancora i 5 stabili distrutti il 28.12.1898 dalla frana del Sass Ross; Non c’è nessun segno del muraglione ed il tracciato delle condotte, a nord dell’abitato, è tutto nel comprensorio poi seppellito dalla frana.

Dal 1870 in avanti, con lo scavo della galleria ferroviaria scomparvero parecchie sorgenti. Dovendo garantire l’approvvigionamento idrico collettivo, committenza e impresa furono costrette ad andare a cercare l’acqua a Dròss, al Mött d’Int, in Tremola, a Cima del Bosco, a Stüei e a tutte le sorgenti attorno a questi maggenghi onde captarne a sufficienza per servire l’abitato, l’agricoltura, la ferrovia ed in seguito anche la piazza d’armi.
I nomi sono abbastanza interpretabili, “Pradazzo” sta per Pradasc mentre “Tirano” non è dove arriva la Rh-Bahn in Valtellina, bensì è “l’out dét Santirana”.
“Musigge” sta per i “Müsicc” e il resto è sufficientemente comprensibile.

La data potrebbe aggirarsi attorno al 1880 anche perché sul piano non figura ancora nessun stabile militare, bensì ancora tutte le le stalle dei maggenghi di Fondo Bosco, della Foppa, di Caspiei e del bosco della Pitella.
Per inserirlo abbiamo dovuto ridurre in PdF il “lenzuolo” di 88×141 cm, affinchè gli interessati ai dettagli, possano dilettarsi a spulciarlo.

Poi Gabriele Ceresa che a 20 anni (nel 1958), fu eletto in Consiglio comunale e poi percorse tutta la sua vita politica lavorando nei consessi airolesi, Presidente delle Aziende municipalizzate, Municipale, e negli ultimi 6 anni, sino al 1992, Sindaco, mi ha passato un documento degli anni 1884-1885, il cui contenuto può benissimo essere collegato con il piano della Gotthardbahn.
Oltre alla raffinata grafia, il documento (che alleghiamo per intero), cita tutti i contatti degli airolesi, tra loro e con altri enti, per garantire e migliorare l’erogazione dell’acqua alle fontane del paese dove la gente, per l’uso domestico, andava a riempire il secchio, “käsli”.
Per abbeverarlo, il bestiame veniva fatto uscire dalle stalle e condotto alle fontane, “bron” se di sasso.

L’attuale Azienda acqua potabile è stata fondata nel 1943 dall’assunzione da parte del Comune dei due acquedotti denominati “Società Acqua potabile di Furgnon” e “Società Acqua potabile Airolese”. Acquedotti che furono fondati nel 1903 “Furgnon” e nel 1908 “Acqua Nòva”, formato dagli acquedotti “Ferrovia 1885” e “Valle 1900”.
L’acqua potabile di Airolo è sempre pervenuta dalla regione attorno al Motto Bartola. Solo dopo il 1967, con l’apertura della nuova strada panoramica con la galleria di Fieud, fu possibile arrivare quasi a San Gottardo, accedere alle grosse sorgenti dei Banchi, e quest’anno anche a quelle, ancora migliori, delle Ganne di Sant’Antonio, per portare quell’acqua sino ad Airolo.
In uno studio del 1976 del Dr.Bianconi, risultavano che ad alimentare la rete di distribuzione dell’acqua potabile di Airolo e delle frazioni fossero state in totale ben 93 sorgenti captate e poi raccolte in 66 camere d’acqua (serbatoi). Di queste 3 sono di proprietà patriziale, 6 dell’USN e le rimanenti 84 sono di proprietà comunale sebbene sgorghino tutte su territorio patriziale.
Per timore di perderle ed a scapito dei quantitativi, le sorgenti furono captate con estrema prudenza, con captazioni poco profonde, addirittura superficiali.
Poi, nonostante l’aumento del prelievo, con l’apporto delle acque del Gottardo, la continua manutenzione oltre alle opere di rinnovo delle captazioni e della rete di distribuzione, la situazione è oggi da ritenere abbastanza soddisfacente ed in costante miglioramento.

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Testo di Renzo Tonella